“Volere unicamente Dio”: Gli imprevisti… a volte sono grandi doni

“[…] Sono i desideri quelli che ci fanno andare avanti e quando andiamo belli sparati verso i nostri desideri in genere stiamo andando sparati verso le nostre illusioni, ci illudiamo che andrà tutto come pensiamo noi: ci siamo fatti il nostro bel programmino, con le tappe precise, e se crepiamo di ansia è perché dovrebbe andare tutto come pensiamo noi, viviamo arrabbiati perché le cose non vanno come pensiamo noi, ci sono degli imprevisti (grazie a Dio) e quindi viviamo così con questa illusione…

E invece chi va dietro a una promessa è un po’ più umile. Di solito, siccome sono promesse di Dio, fanno cose che a noi non ci verrebbero neanche in mente: come una vergine che diventa madre, non è logico, non lo avremmo mai pensato, come non avremmo mai pensato che un morto risorge. Come non avremmo mai pensato che una donna senza utero potesse diventare madre, come non avremmo mai pensato che degli uomini pieni di paure potessero fare cose meravigliose. […]”

Queste parole le ha pronunciate Padre Vito D’Amato (il padre spirituale di Maria Chiara) in una delle tre tappe che, sabato 12 marzo, ci hanno aiutato nel cammino verso la tomba di Maria Chiara. Queste Parole spiegano chi è Maria Chiara per me, e cosa è stato vivere questo anno con lei in cielo. Maria Chiara per me è un imprevisto. Una “cosa” che io non avevo calcolato. Ci siamo conosciute in un modo, in un posto e in un tempo che non era previsto. Il suo tumore è arrivato in un modo e in un tempo che non era previsto. La sua morte è arrivata in un modo, in un luogo e in un tempo che non era previsto. E siccome attraverso questa serie di umani sfortunati eventi è passata una grazia enorme, che è la grazia di non morire più, di sapere che si vive per sempre, ho la certezza che questi imprevisti sono da-Dio. Ho la certezza che si vive da-Dio solo se si riesce a vedere Lui in ogni imprevisto, in ogni cosa che esce dai nostri schemi, dalla nostra logica.

Quello che abbiamo celebrato il 13 Marzo scorso non è stato solo il ricordo di come Maria Chiara ha vissuto la sua malattia. Se così fosse, saremmo solo degli illusi, persi nei nostri sentimenti nostalgici. Noi abbiamo celebrato il rinnovo di una promessa, quella che il Signore ha fatto a ciascuno di noi e che abbiamo incisa nel cuore. E forse adesso, a un anno dalla morte di Maria Chiara, questa promessa ci sembra ancora più assurda, ma il 13 marzo abbiamo visto che la fede di Maria Chiara in questa promessa genera ANCORA ORA e ADESSO…vita! Siamo testimoni del fatto che il nostro Dio è un Dio potente, che ha il potere di toglierti un tumore o chissà cos’altro, ma ancora di più ha il potere di farti vivere da-Dio CON il tumore, con le ingiustizie e con chissà cos’altro.

Questo anno in cielo di Maria Chiara è stato un anno in cui abbiamo vissuto un po’ più in cielo anche noi. E in cui il Signore ha avuto per noi un amore così grande da rinnovarci ancora questa promessa: vuoi brillare? Vuoi vivere da-Dio? Vuoi fare cose grandi con me e per me?

Il come è tutto da scoprire, ma la meta è chiara e si chiama…cielo!

“Il cielo è il tetto più sicuro, il cielo sarà il nostro riparo” (cit. Jovanotti)

R. L.

“Volere unicamente Dio” : Gli imprevisti… a volte sono grandi doni dal Blog della Pastorale Giovanile Vocazionale delle Suore Francescane Missionarie di Assisi