La santità è per tutti!

Un anno esatto fa ti ho vista per l’ultima volta, in occasione di quella memorabile veglia di preghiera in tuo “onore”; a distanza di un anno da quel tuo dolce saluto, voglio testimoniare ciò che hai significato per me in questi 365 giorni:
Per prima cosa sei stata l’occasione di sperimentare ciò che mai fino ad allora avevo sperimentato così profondamente: cioè la bellezza di pregare incessantemente per qualcun altro che non fosse me stessa! Io, egoista anche nelle preghiere, ho toccato con mano la bellezza di dedicare ogni mia preghiera a te ed ai tuoi cari in quei mesi.
In secondo luogo hai rappresentato un esempio, concreto, tangibile, pratico, di quello che significa essere cristiani. Ne avevo bisogno, perché la mia razionalità mi spinge spesso a pensare che i grandi Santi, i grandi cristiani, magari lo sono stati perché erano persone eccezionali, fuori dal comune, non per dono dello Spirito Santo. Ecco, vedere come invece tu, ragazza normale che conoscevo anche al di fuori delle mura ecclesiali, hai affrontato la sofferenza, ha sciolto ogni mio dubbio! La santità è per tutti! La sofferenza ha un senso! Sulla croce si può salire!
Grazie a te ho conosciuto anche Chiara Corbella, altro esempio molto concreto di vita cristiana; grazie a te ho avuto la prova che il cielo e la terra sono davvero in comunione!
Infatti voglio ringraziarti per come ti sei fatta sentire vicina a me in questi mesi, nelle notti di veglia tormentata che ho vissuto dopo avere scoperto che stavo portando in grembo un bambino destinato al cielo già alla nascita. Tante notti abbiamo passato insieme io e te in questi mesi, non ultima, la notte del mio travaglio, in quella stanza di ospedale, quando anche chi umanamente doveva prendersi cura di me, dormiva, c’eri tu a consolarmi, donandomi quella forza che ti chiedevo! E scoprire da tua sorella che proprio quella notte ti aveva sognata impegnata ad aiutare qualcuno, mi ha dato la conferma che la comunione dei Santi esiste, che davvero il cielo e la terra comunicano tra loro!
Ringrazio il Signore, perché conoscendo la mia debolezza, ha fatto si che la tua morte precedesse il mio piccolo calvario, perché avevo proprio bisogno di te!! Avevo bisogno di affidare a te il mio Gabriele, di affidare a te la mia fede e la mia debolezza…. Ringrazio il Signore per la ricchezza di doni con la quale mi ha riempito in quest’anno, per la gioia che mi ha dato nei mesi in cui vita e morte convivevano nel mio utero.
Io, da sempre terrorizzata dall’idea della morte, ho finalmente capito che fa parte della vita, di una vita che non finisce con la morte, ma che acquista una natura nuova!
Mari, ti chiedo solo di continuare a pregare per me, perché non voglio lasciarmi prendere dai miei affanni quotidiani e dimenticare il tuo testamento, dimenticare Gabriele, quello che ha significato per me: qualcosa di più di un figlio!
Tu e lui siete per me la certezza dell’esistenza di Dio, del Suo amore.
Solo un amore così grande e perfetto poteva creare due PRODIGI come voi!!!
Ringrazio ogni giorno Dio per voi!
E ringrazio te che sempre rispondi alle mie citofonate!!!!

Francesca