“Quando nascevi al Cielo, sei nata nel mio cuore. Era il giorno del mio compleanno, ero in uno di quei periodi in cui si é lontani dal mondo (io lo ero anche fisicamente visto che vivevo dei mesi all’estero) e su Facebook vedevo la tua notizia. Non so perché mi hai incuriosita e ancora me lo domando. So solo che da quel 13 marzo ho iniziato in silenzio a spiarti dietro pagine e pagine di internet. E non lo dicevo a nessuno! La mia era una ricerca di scoprirti uguale a me per comprendere che tutto è possibile al Padre nostro. Che questo possibile lo è anche oggi, nelle nostre realtà quotidiane, con le nostre età e le nostre domande.
Poi un giorno una mia amica, sorella francescana, mi ha mandato la tua storia e non le ho negato che la conoscevo già…ma era te che volevo conoscere e nessuno lo sapeva! Dopo qualche mese, venerdì santo, il giorno del nostro silenzio, camminavo per le vie di Assisi proprio con lei e con coraggio le ho chiesto di raccontarmi di te! Dovevano essere ore di silenzio in mezzo a ritiri pieni di catechesi. Io e lei che venivamo da due giornate diverse, quel silenzio l’abbiamo rotto, quasi a dire che oltre le regole noi siamo anche testimonianza, siamo Parola e Carne. E tu lo sai bene perché quella testimonianza, la tua, era quella che cercavo in quel periodo in cui volevo mollare tutto : un cammino, una strada, una preghiera e una Messa. Ritrovarmi davanti una persona che ha avuto le mie stesse domande e i miei stessi pensieri, mi ha fatto ritrovare la direzione del Cammino e ha riacceso la speranza di trovare la chiave per la porta giusta.
La speranza…quella che leggo dalle tue parole…è vero che me l’hai lasciata!!! Io ho lasciato le lacrime di quel venerdì santo ma tu mi hai ridonato la speranza dei sorrisi della Pasqua…quelli che ritrovo anche quando ti immagino ancora in cammino per la vita eterna. Quella di cui ti piaceva parlare forse.
Mi hai lasciato la Porta…quella giusta…quella a cui sono certa che nel silenzio discreto dei miei giorni posso citofonarti e in un modo o nell’altro non mi sento sola perché, qualcuno di molto simile a me, c’è!!
Qualche giorno fa ero in meditazione delle Parole del Nostro Amico, quello che credo ci stia unendo ancora di più nel Suo e nel nostro Cuore. «Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo» Gv 17,3.
Ho pensato a te e a me e a quel giorno in cui ho ascoltato e visto la tua testimonianza, mentre cercavo di trattenere le lacrime che da tempo lasciavo chiuse dentro di me. Lacrime che necessitavano di venir fuori con un’amica, con chi avrebbe capito le mie domande, i mie dubbi, il mio linguaggio, il mio cuore. Per questo ti ringrazio, Maria Chiara, per quel 13 marzo, per quel venerdì santo e per la Pasqua che insieme a Gesù hai voluto mangiare con me ad Assisi per riportarmi sul cammino. E ti dirò di più…ne hai aperto uno nuovo…quello che tu chiami “della provvidenza”! Non sarò brava a fare fisicamente chilometri (o forse, chissà..!), ma il desiderio gridato al Cielo è quello di farlo anche non materialmente per goderla questa vita Eterna, conoscerLo ancora e ancora questo Padre nostro e poterlo portare ancora e ancora a coloro che ci sono mandati.
Tu sei stata mandata dal Cielo, a me….e continui a seguirmi in ogni luogo in cui il Signore mi Ama e mi Guida. In ognuno di questi luoghi continuo a trovare tracce di te, come se fossi il prolungamento della mano di Dio che ad un’unica voce continua a dirmi, con voi Suoi angeli, «Seguimi».
A presto, Maria Chiara.”
Oggi ho ritrovato queste righe scritte un paio di mesi fa, rileggerle dopo l’esperienza della marcia francescana conclusasi da un paio di settimane ha qualcosa di speciale. Oltre ad essere una delle persone che mi ha spronato a parteciparvi, anche in quei percorsi lunghi e a volte doloranti, pensarti mi incoraggiava. Adesso quel percorso continua nella “marcia della vita quotidiana” e, grazie a varie “coincidenze”, posso dire che permani nel mio cuore come un mistero. Mi hai lasciato la Porta…avevo scritto…e chissà per quale motivo, arrivata ad Assisi, baciando la terra, sono stata accolta da alcuni angeli a te tanto cari…come se avessi “citofonato” davvero, il Padrone ha aperto e tu mi hai accolta in uno splendido Posto. Vorrei che in questo Posto tu possa continuare a restare per incoraggiarmi a trovare la mia giusta collocazione, per non farmi scappare se mai volessi farlo, per restare in comunione con una figlia di Dio, come te.
Grazie.
E.